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Una cena ítalo-argentina para despedir al cónsul italiano en Buenos Aires
Acompañado por el vicepresidente del Círculo Italiano, Francisco Tosi, y el embajador de ese país en Argentina, Fabrizio Lucentini, el diplomático agasajado ofreció una disertación titulada “La experiencia argentina”, en la que dio cuenta de estos años de gestión desde el punto de vista personal.
El encuentro de llevó a cabo en el salón Familia Rocca de este histórico edificio y ofreció a los asistentes un menú sencillo pero con un equilibrio entre las propuestas gastronómicas de Argentina e Italia: una recepción de pizza; empanadas capresse como entrada; carne braseada con papas al horno como plato principal; y, para el postre, un clásico flan mixto.
Para la “Cena de Lunedi” del próximo lunes 22 de julio, ya se anunció que el invitado especial será el exjefe de Gobierno porteño y actual director del Teatro Colón, Jorge Telerman.
IL GLOBO Antonio Puggioni: “L’Argentina è un esempio di integrazione”
BUENOS AIRES – Dopo ben cinque anni di servizio a Buenos Aires, per il console Antonio Puggioni è arrivato il momento della partenza.
Un anno in più di mandato per il console Puggioni, anche a causa delle ben note circostanze eccezionali della pandemia, che ha permesso ai tanti cittadini italiani che si sono recati nella sede consolare e che hanno avuto il piacere di conoscere il Console nelle diverse attività e manifestazioni svolte nel corso di questo mandato, di apprezzare la qualità del lavoro svolto.
Sicuramente si sentirà la sua mancanza nei corridoi del consolato e non solo. L’ambasciatore Fabrizio Lucentini, facendo riferimento ai valori della Costituzione italiana, ha sottolineato come Antonio Puggioni sia stato un vero esempio nel servire la Repubblica con onore e disciplina.
Arrivato nel 2019, ha attraversato tutto il periodo di crisi durante la pandemia, un lavoro difficile che però il Console sostiene abbia rappresentanto un momento di grande crescita umana e professionale nella gestione delle situazioni di emergenza.
Oltre ad avere gestito il Consolato in un periodo così complicato, il Console uscente si è detto anche molto soddisfatto del lavoro che è stato svolto per la transizione digitale degli uffici consolari.
Esperto in diritto internazionale, Antonio Puggioni ha applicato le sue conoscenze per la regolamentazione della fase digitalizzazione delle varie pratiche degli uffici: “Ho potuto constatare come pian piano siano migliorati i servizi”.
Nonostante la sfida giornaliera di dover risolvere le pratiche e i problemi di così tanti cittadini, “il personale consolare lavora molto bene. Non ho mai trovato questo livello di professionalità e sicuramente mi mancheranno moltissimo anche in ambito lavorativo, oltre che personale,” ha detto elogiando l’impegno dei colleghi del Consolato.
Oltre a questi aspetti più tecnici, il console Puggioni torna in Italia orgoglioso soprattutto per i programmi di scambi tra università italiane e argentine, il progetto della diplomatura con il CIAAE e la Maratana. Tutti progetti che hanno visto la partecipazione comunitaria collettiva dei giovani italo-argentini, spesso lontani dalle questioni che riguardano la cittadinanza attiva.
«C’è una cittadinanza attiva qui a Buenos Aires ma questa cultura italo-argentina vera, in Italia non è nota e – propone -, bisogna continuare a riflettere insieme sull’apporto di questa collettività, che è molto vicina a noi come modo di essere e che io, infatti, chiamo italiani di oltremare”.
Nonostante nella capitale argentina sia sempre sentito ‘a casa’, come cittadino di un altro Paese ha potuto valorizzare aspetti rispetto ai quali spesso gli stessi argentini non si riconoscono i meriti.
“Buenos Aires è una città meravigliosa e l’Argentina ha tanti posti bellissimi,” e ha raccontato che tra tutti, i posti del NOA (Salta e Jujuy), che sono stati i suoi preferiti da visitare.
“Gli argentini cercano sempre un’identità in quella di altri Paesi, ma da una prospettiva mondiale è ammirevole il fatto che sia una delle poche nazioni che ha saputo unire le esperienze dei migranti e creare un’identità propria,” ha spiegato ai presenti.
“L’Argentina ha saputo ricevere queste persone e ottenere il meglio di tutti questi componenti diversi, mischiati in una cultura veramente argentina,” ha dichiarato, invitando a non dare per scontato la capacità di convivere in pace.
Alludendo ai conflitti armati che purtroppo sono in atto in molti Paesi occidentali, il console Puggioni ha concluso: “L’Argentina è un Paese senza conflitti etnici che dovrebbe essere di esempio per molti altri”.
ANSAit Omaggio al console Puggioni che lascia Buenos Aires
L’ambasciatore Lucentini presente alla cena nel Circolo Italiano
La tradizionale «cena del lunedí» del Circolo italiano di Buenos Aires ha omaggiato il console italiano a Buenos Aires, Antonio Puggioni, in occasione della sua partenza dall’Argentina dopo cinque anni di brillante servizio.
L’ambasciatore italiano in Argentina, Fabrizio Lucentini – insieme al vicepresidente del Circolo, Gianfranco Tosi – ha onorato la cena con la sua presenza ed offerto illustrate parole per il commiato del diplomatico ricordando l’eccellente servizio reso alla comunità italiana in Argentina, la più grande nel mondo al di fuori del Paese.
L’incontro si è tenuto nel salone del circolo dedicato alla famiglia Rocca e per l’occasione è stato servito un menù che ha equilibrato proposte delle gastronomie italiana ed argentina con «empandas» alla caprese, pizza e carne brasata con patate al forno.